Il Derby del Tronto è una delle rivalità calcistiche più sentite delle Marche, che oppone l’Ascoli Calcio e la Sambenedettese, le due principali squadre della provincia di Ascoli Piceno.
Lo chiamano Derby del Tronto e nonostante quello che si possa pensare, anche vista la storia prestigiosa delle due squadre, non ha una grande e lunga tradizione. La partita tra Ascoli Calcio e Sambenedettese, infatti, è stata giocata complessivamente 36 volte in tutte le competizioni, sei volte delle quali nella Serie B. Il calcio marchigiano ha un record particolare in negativo: non ha mai avuto un derby di Serie A.

Più di una semplice partita, questo derby incarna lo scontro tra due identità territoriali e culturali: l’entroterra ascolano, legato alla tradizione e alla storia, contro la costa adriatica di San Benedetto del Tronto, città vivace e con una forte spinta autonomista rispetto al capoluogo. Dopo quasi 30 anni, si prospetta un nuovo possibile derby, visti i risultati di ieri.
Perché è possibile un derby tra Samb ed Ascoli nella prossima stagione
La Samb, infatti, vincendo lo scontro diretto col Teramo, un quasi derby vista la vicinanza geografica, si è infatti aggiudicata con ampio margine di vantaggio la promozione in Serie C, tornando dunque tra i professionisti dopo qualche anno di assenza. Dall’altra parte, l’Ascoli è stato beffato nei minuti finali dalla Torres, ma se dovesse riuscire a restare fuori dalla zona playout, il derby sarebbe certo.

Restano decisivi dunque gli ultimi due incontri e – nel peggiore dei casi – i playout, per stabilire se l’Ascoli riesca o meno a mantenere la propria posizione in Serie C. In quel caso, il prossimo anno ci sarà appunto in questa categoria, e specificatamente nel girone B, il tanto agognato e sentitissimo derby del Tronto, che non si disputa addirittura dalla stagione 1986-1987, all’epoca in Coppa Italia.
La storia del derby del Tronto
La sfida, nonostante sia considerata “tradizionale”, occupa soltanto il sesto posto tra i derby marchigiani più disputati: è stata giocata in tutto 36 volte, esattamente come Ancona – Sambenedettese e Ancona – Jesina. La rivalità si è accesa sin dagli anni Trenta, con il primo incontro ufficiale nella stagione 1932-1933 di Prima Divisione, terzo livello del calcio italiano dell’epoca.

Chiaramente gli scontri più sentiti e più importanti sono quelli che si sono disputati in Serie B, per sei volte: in questa categoria, l’Ascoli è imbattuto con due vittorie e quattro pareggi, sei gol fatti e quattro subiti, a testimonianza di come nonostante tutto nelle sfide giocate ci sia stato grande equilibrio. Nel complesso è però la Sambenedettese ad aver avuto la meglio in più occasioni.
Complice anche un importante score messo a segno dalla Samb in Serie C, infatti, è la squadra della costa ad aver vinto più partite: su 36 match disputati, infatti, 14 volte si è imposta la Sambenedettese e “solo” nove l’Ascoli, con in mezzo anche 13 pareggi. Oggi il derby rimane un simbolo di identità territoriale, un confronto tra due mondi diversi ma geograficamente vicini: la possibilità di rigiocarlo accende l’entusiasmo nelle città.