In programma per lunedì 21 aprile, il giorno di Pasquetta, il film Fatima, sulle apparizioni mariane, per la regina di Marco Pontecorvo.
Marco Pontecorvo è il regista di un film che ha sollevato grande attenzione mediatica, e che la Rai ha deciso di inserire in palinsesto, mandandolo in onda il giorno di Pasquetta, lunedì prossimo, in prima serata, alle ore 21:20, su Rai 3. La pellicola racconta le celebri apparizioni mariane avvenute nel 1917 nel villaggio portoghese di Fatima.
Protagonisti gli attori Joaquim de Almeida, Goran Visnjic, Harvey Keitel, Sonia Braga. La storia, ambientata sul finire della Prima Guerra Mondiale, ripercorre le apparizioni della Madonna nei confronti di tre piccoli pastori, la 12enne Lucia Dos Santos e i suoi cugini Marto. Proprio ai tre ragazzini vengono affidate le tre profezie della Vergine Maria, sconvolgendo la loro quiete e quella della loro cittadina.
Era il 13 maggio 1917 quando la Vergine Maria appariva ai tre pastorelli, intenti a badare al pascolo. Lucia dos Santos (12 anni) e i cuginetti Jacinta e Francisco Marto, di 7 e 9 anni. La Vergine, apparsa vestita di bianco e stringendo nelle mani un rosario, si era rivolta ai ragazzini, facendo delle rivelazioni che avrebbero cambiato per sempre la storia della religione, dando inizio a un nuovo culto.
Il film parte da questi accadimenti: i tre segreti di Fatima scuotono la comunità e costringono la Chiesa a intervenire per giudicarli affidabili o meno. I vescovi stessi, inizialmente, credono si tratti di invenzioni, di fantasie infantili, ma la diffidenza della Chiesa e del mondo politico, ben presto si scontra con un numero sempre più ampio di adepti e di credenti.
Uscito nel 2020, Fatima presenta una produzione ambiziosa, con le riprese girate interamente in Portogallo, nelle città di Fatima, Sesimbra, Tomar e Coimbra. Il film è stato distribuito in Italia sulla piattaforma Now Tv di Sky e presenta la canzone originale Gratia Plena, cantata da Andrea Bocelli e composta da Paolo Buonvino.
Non appena ricevuto il copione, il regista Portecorvo, dichiarato laico, anche se rispettoso dei culti religiosi, ha messo in chiaro che non avrebbe realizzato un film dogmatico, piuttosto un racconto dallo sguardo distaccato. La tecnica registica messa in atto è appunto il racconto da parte della stessa protagonista da anziana, la quale ripercorre gli attimi della sua giovinezza.
Suor Lucia, ormai diventata monaca carmelitana, viene interrogata nel 1989 da parte del professor Nichols, uno scrittore intento a indagare sui misteri della fede e alle prese con la scrittura di un nuovo libro. Il film, dunque, su un piano temporale alternato, descrive le vicende storiche del dopoguerra e, a distanza di settanta anni, il presente negli anni Ottanta. A tal proposito, è molto interessante lo scambio dialettico tra la monaca e lo scrittore, quest’ultimo interpretato dal grande Harvey Keitel.
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