Un’incredibile scoperta ha fatto sì, che il burro famoso venisse ritirato dal commercio per presenza elevata di materia fecale.
Il burro è sicuramente uno di quegli alimenti che non mancano nei frigoriferi delle famiglie visto il suo largo utilizzo. Se usato infatti con parsimonia e quindi nelle dovute dosi senza eccedere, il burro è sicuramente un passepartout quanto si tratta di fare varie preparazione che sconfinano dall’antipasto al dolce, dove in alcune casi ha la funzione di rendere più morbida la pietanza. Ma il burro se ben accompagnato può dare anche un tocco di sapore; molti lo utilizzano anche nei momenti dedicati alla colazione.

Spalmato su una fetta di pane o su fetta biscottata insieme alla marmellata può dare il giusto apporto calorico energetico, ideale per affrontare la giornata, soprattutto se si segue uno stile di vita particolarmente intenso ed attivo. Per questo motivo, la notizia del ritiro dal commercio di una marca di burro ha un po’ scattato l’allarme, come può un alimento così largamente consumato diventare pericoloso e nocivo per la salute? Questo è il motivo per il quale il burro – che adesso andremo ad individuare meglio – è stato tolto dagli scaffali immediatamente.
Burro ritirato dal commercio, questo il motivo
Il burro in questione non è italiano ma non per questo bisogna tirare un sospiro di sollievo. Burro extra cremoso premium al sale Marino del marchio Cabot Creamery venduto in confezioni da 225 grammi divisi in due panetti in una scatola di cartone. Ecco nello specifico i prodotti con questi codici e caratteristiche: UPC 0 78354 62038 0, riporta una data di scadenza del 9 settembre 2025, il numero di lotto è 090925-055 mentre il codice articolo 2038. Se avete acquistato il burro di recente controllate le scorte casalinghe perché laAgri-Mark, Inc. sta ritirando 189 casse di burro per un motivo molto grave.

Ovvero la contaminazione di coliformi in misura elevata. Per chi non lo sapesse, i coliformi sono i batteri presenti nel suolo e nel tratto digerente di animali ma anche esseri umani, oltre ad essere rinvenuti nei rifiuti biologici. Il richiamo è avvenuto lo scorso 26 marzo classificato come richiamo di Classe III in quanto l’esposizione al prodotto non conforme può portare a conseguenze veramente gravi per la salute.
Conseguenze per la salute
La maggior parte dei coliformi di per sé non sono pericolosi ma la presenza in quantità elevata indica che potrebbe esserci una contaminazione di origine fecale e quindi la presenza di agenti patogeni quali l’Escherichia Coli. Possono causare tra i vari sintomi, disturbi gastrointestinali, dolori intestinali addominali e diarrea. Per questo motivo controllate attentamente ed accertatevi di non avere acquistato il burro oggetto di ritiro per i motivi appena enunciati. Eviterete di incorrere in attentati alla propria salute.