Brutte notizie per gli italiani: proprio in questi giorni di festa sta arrivando il picco influenzale, di una stagione fuori dall’ordinario.
Pasqua e Pasquetta non saranno state esattamente all’insegna del relax, e nemmeno le prossime settimane, almeno per chi sperava di lasciarsi alle spalle l’influenza.

Purtroppo, freddo, piogge e cali improvvisi delle temperature hanno creato le condizioni perfette per un inaspettato ritorno dei virus stagionali. E non è finita, secondo gli esperti l’epidemia influenzale ci accompagnerà ancora per un po’, forse anche oltre fino alla fine di aprile.
Influenza a Pasqua e Pasquetta: non è ancora finita la stagione influenzale
Secondo i dati del sistema RespiVirNet, nella settimana dal 7 al 13 aprile, una delle regioni più colpite dall’influenza è stata la Lombardia.

Colpiti soprattutto i bambini più piccoli (oltre il 15% dei casi riguarda i bimbi tra 0 e 4 anni), ma anche gli adulti sono stati contagiati. E se pensavi che il picco influenzale di quest’anno fosse ormai un ricordo, la verità è che questa stagione influenzale ha battuto ogni record: è la peggiore degli ultimi 15 anni, peggio anche di quella post-Covid del 2022-2023.
Il meteo avverso è alleato dei virus
Purtroppo, il meteo di queste settimane sta incidendo molto favorendo l’influenza. Pioggia, umidità, temperature che salgono e scendono all’improvviso creano un habitat perfetto per la proliferazione dei virus respiratori.
Inoltre, siamo a Pasqua e tra festeggiamenti, baci, abbracci e gite fuori porta, c’è il rischio concreto che il numero dei contagi continui a salire.
Ma non è solo il “classico” virus influenzale a causare contagi. In questa fase dell’anno, a farsi sentire sono anche i cosiddetti “virus cugini” come: rinovirus, enterovirus, adenovirus, virus parainfluenzali e anche qualche residuo di virus respiratorio sinciziale (Rsv).
A questi si aggiungono i coronavirus non Sars e, in misura minore, ancora un po’ di Covid. Sono virus che di solito danno sintomi più leggeri, ma nei soggetti fragili, come anziani, bambini piccoli o chi ha patologie croniche, possono portare a complicanze importanti.
Non solo influenza: c’è anche il Covid
Inoltre, dobbiamo sempre ricordarci che il Covid non è scomparso. Nell’ultima settimana monitorata (10-16 aprile), in Italia si sono registrati 330 nuovi casi e 8 decessi.

Anche in questo caso, la Lombardia resta in cima alla lista per numero di contagi, con 90 nuovi casi, seguita a ruota dal Lazio. Il tasso di positività resta basso, all’1,1%, ma la circolazione del virus continua, anche se in forma ridotta.
Un consiglio per non essere contagiato
Se in questi giorni ti senti spossato, hai un po’ di febbre, mal di gola o raffreddore, niente panico: probabilmente sei incappato in uno dei tanti virus in giro. Resta a riposo, bevi tanto, evita uscite inutili e rimanda le gite se ti senti giù di corda. La primavera arriverà, ma quest’anno ha deciso di farsi desiderare un po’ più del solito.