Avete mai assaggiato il brodetto alla Sambenedettese? Qualunque sia la risposta, non perdete l’occasione di provare la ricetta originale.
Queste belle giornate, che stanno – almeno pare – finalmente arrivando fanno venir voglia di provare dei piatti che rievocano più che mai il mondo marittimo. I profumi del mare, i sapori ed i colori insomma questa voglia si traduce spesso nel desiderio di prepararsi un buon brodo marinaro. Zuppe di pesce ce ne sono veramente tante, proposte che oscillano fra tradizione ed innovazione ma c’è un brodo in particolare che merita di essere conosciuto.
Il brodetto alla Sambenedettese è un piatto veramente interessante perché la qualità e varietà di pesce che richiede la ricetta fa sì che dal mix ne derivi un gusto veramente paradisiaco. La ricetta è stata tramandata dai pescatori i quali per secoli e secoli preparavano il brodetto in quanto privi di alternative; i pescatori infatti erano soliti cuocerci il pesce che non poteva essere venduto perché magari piccolo o in dosi insufficienti per destinarli alla vendita.
Per preparare un buon brodetto alla Sambenedettese per quattro persone occorrono un 1 kg di seppie, 200 grammi di triglie, palombo e razza. 400 grammi di rana pescatrice e di sampietro. Tracina, scorfano, gallinella, canocchie e scampi, 200 grammi ciascuno. Immancabile 1 grossa cipolla, 3 peperoni di vari colori anche per ottenere un godurioso tocco cromatico e 200 grammi di pomodori acerbi. Concludono la lista degli ingredienti 250 grammi di aceto forte e 200 grammi di olio extravergine di oliva, sale e peperoncino q.b.
Insomma, è un piatto molto esigente per quanto riguarda gli ingredienti richiesti ma il risultato ne varrà assolutamente la pena. Per prima cosa quindi si inizia pulendo il pesce e poi via con la preparazione. Quindi tagliate le seppie a strisce mentre a tranci i pesci più grandi, i più piccoli potete lasciarli interi, anche per una questione di praticità. Lavate e tagliate grossolanamente i peperoni e pomodori, invece la cipolla va affettata alla Julienne e fatta appassire in una casseruola con olio extravergine di oliva e peperoncino.
Non appena la cipolla inizia a profumare ed essere dorata, si aggiungono le seppie e si lasciano stufare. Si uniscono poi i pesci seguendo l’ordine di cottura quindi iniziando da quelli con le carni più sode, iniziate dalla rana pescatrice, segue il palombo, la tracina e razza. Seguite con sampietro, scorfano, gallinella e pesce prete. Alla fine le triglie.
In questo mix estasiante, incorporate le canocchie private di zampe ed appendici. Seguite con gli scampi interi. Alla fine non resta che regolare di sale e cuocere. Piccolo consiglio furbo: prima di servire il brodo, lasciatelo riposare per qualche minuto coperto e poi servitelo ai commensali. Il piatto va gustato assolutamente con delle fette di pane abbrustolito.
I tifosi rossoblù ne sono consapevoli, nel corso della prossima estate potrebbe concretizzarsi l'addio tra…
Antonino Cannavacciuolo ha dato sapore ad un piatto già celebre, simbolo della tradizione culinaria partenopea,…
I risultati di nuove analisi hanno evidenziato una connessione tra le allergie e il cambiamento…
La memoria del tuo cellulare è sempre piena? Ti diciamo quali sono le app che…
Nuovo scontro tra Can Yaman e Mediaset, l'attore turco li ha accusati di disorganizzazione. Volano…
I cremini fritti, insieme alle olive ascolane, sono una componente essenziale del famosissimo fritto misto…