La colazione di Pasqua nelle Marche, molto più di una tradizione

Nelle Marche non c’è solo il pranzo pasquale ma la tradizione antica della prima colazione molto corposa e abbondante: i dettagli

Il giorno di Pasqua è alla porte e con esso le organizzazioni varie dei pranzi e delle pietanze tradizionali basate sulle usanze regionali e sulle specialità locali presenti in Italia. Ogni località ha le sue che resistono da centinaia di anni e vengono prontamente riproposte ogni anno per festeggiare durante il giorno santo.

fave e pecorino
Fave e pecorino (Locandaipiceni.it)

In una regione in particolare, le Marche, esiste una tradizione unica che prevede che i festeggiamenti comincino già durante la prima colazione al mattino durante la quale vengono preparati manicaretti degni di un lauto pranzo. In questo modo si celebra la Resurrezione e il ritorno alla vita, ponendo fine alla Quaresima e al digiuno.

La prima colazione marchigiana pasquale

La prima colazione marchigiana preparata durante il giorno di Pasqua è un vero e proprio evento molto diffuso ed amato che prevede una serie di leccornie tipiche della zona. Un momento conviviale molto importante nella tradizione delle Marche che viene da sempre rispettato in ogni singola famiglia.

La super colazione marchigiana pasquale prevede piatti salati e dolci, oltre ai buonissimi salumi, le fave e i formaggi tipici rigorosamente a produzione locale. Si comincia con la pizza al formaggio in dialetto chiamata “Crescia brusca” che è una pizza dalla consistenza spugnosa con formaggio e uova da mangiare accompagnata dai salumi della zona.

Pizza di formaggio
Pizza di formaggio (Locandaipiceni.it)

La ricetta antica e tradizionale prevedeva l’utilizzo di ben 40 uova, richiamando il numero dei giorni di Quaresima, e veniva preparata già il Venerdì Santo e veniva portata a cuocere nei forni prenotati per ogni famiglia, con il fermo divieto di assaggio prima del termine della Quaresima e del digiuno.

La specialità marchigiana dei Cacioni

I Cacioni sono un piatto tipico marchigiano che si prepara durante le festività pasquali. Sono degli enormi ravioloni ripieni di cacio, formaggio, da qui il nome caratteristico, salati, fatti di pasta fresca e riempiti di una farcia fatta con formaggio pecorino e uova. Dal sapore fragrante e intenso e dal profumo inebriante che si sprigiona da ogni cucina della zona.

A seguire un’altra deliziosa specialità pasquale delle Marche è la buonissima frittata con la mentuccia che viene fatta in modo leggermente diverso a seconda della zona in cui ci si trova. Si può arricchire con i carciofi o con le cipolle novelle a Osimo, oppure ad Avacelli e ad Urbino si usano gli asparagi selvatici, mentre a Jesi la si completa con le erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia, il basilico e la menta. A Macerata invece si usano la borragine e la mentuccia.

Cacioni
Cacioni (Locandaipiceni.it)

Anche se si parla di prima colazione non manca un secondo piatto povero della tradizione contadina, vale a dire la Coratella, composta dalle interiora dell’agnello, saltate in padella con le cipolle bianche dolci che danno un risultato finale davvero straordinario. Una pietanza semplice e genuina da accompagnare con fette di pane abbrustolite per raccogliere l’invitante sughetto bagnato con il vino e aromatizzato con le erbe migliori.

I dolci marchigiani pasquali

Sulla tavola della prima colazione marchigiana pasquale non può mancare la Pizza dolce di Pasqua, soffice e ricca, profumata e scenografica. Nell’impasto infatti si usano gli aromi naturali, i canditi e l’uvetta sultanina. Ci sono anche le “Ciambelle strozzose”, che richiamano alla tradizione delle vergare, le tipiche donne marchigiane, che impastavano il Venerdì Santo e cuocevano le ciambelle nel forno a legna la domenica di Pasqua. Infine l’Agnello dolce, fatto con la pasta frolla lavorata a forma di agnello e riempita di cioccolato, uova, mandorle tritate, zucchero e canditi, in un tripudio di sapore dal richiamo antico.

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