Un tuffo nella tradizione per scoprire la ricetta dei vincisgrassi, un primo piatto marchigiano da non confondere con le note lasagne.
I Vincisgrassi sono un piatto tipico della tradizione marchigiana gravati da un insolito destino: spesso vengono confuse e chiamate comunemente lasagne, un errore da non fare mai, soprattutto in terra marchigiana che vantano da diversi secoli la ricetta. Doveroso pertanto fare una curiosa distinzione e scoprire nel dettaglio la ricetta della tradizione regionale da cui è originario questo primo piatto gustoso e ricco di sapore.
Ideale assolutamente per momenti conviviali del weekend, un compromesso perfetto per lo sgarro settimanale, un pranzo domenicale veramente indimenticabile. Questa pasta al forno è composta numerosi strati di sfoglia condita con ragù speciale ed abbondante Parmigiano grattugiato. Ogni famiglia marchigiana ha la sua versione della ricetta con varianti che prevedono ad esempio anche l’introduzione di besciamella, pasta fresca aromatizzata con marsala o vino cotto. Scopriamo adesso la versione più semplice e legata particolarmente alla tradizione.
I vincisgrassi vengono preparati con lasagne fresche ed un ragù molto particolare perché a base di manzo, maiale, pollo ed saporita con pancetta. La preparazione richiede inizialmente un soffitto di un sedano, una carota ed una cipolla in olio extravergine d’oliva. Aggiungere poi 100 grammi di pancetta e successivamente la carne, ovvero 200 grammi di polpa di maiale, 200 grammi di polpa di manzo e 350 grammi di frattaglie di pollo. Fate rosolare la carne fin quando non si ottiene la cosiddetta doratura.
Si uniscono 300 grammi di passata di pomodoro ed il ragù così ultimato viene fatto cuocere a fuoco lento per circa un’ora e mezza. Se vedete che durante la cottura è troppo asciutto e rischia di bruciarsi, è possibile aggiungere anche un po’ di brodo ma solo in casi di necessità. Quando è pronto, si prende una pirofila e cominciate ad alternare pasta, ragù e Parmigiano grattugiato fin quando non si ottiene una stratificazione abbondante. Non resta che infornare; la cottura avviene a 180° per circa 30 minuti. Deve formarsi la crosticina dorata sulla superficie.
E’ difficile che rimangano delle porzioni di vincisgrassi ma se questo dovesse accadere non demordete perché se conservati correttamente potranno essere gustati in un secondo momento. Ad ogni modo possono essere conservati in frigorifero per un paio di giorni oppure in freezer per scongelarli solo prima per cuocerli e consumarli. Le origini di questa ricetta risalgono al diciottesimo secolo; in un libro di Antonio Nebbia dal titolo Il Cuoco Maceratese compare per la prima volta la versione di questo primo piatto chiamato Princisgrass. Un primo piatto sostanzioso, emblema ieri come oggi della ricca tradizione culinaria marchigiana.
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