Lo chef Giorgio Locatelli ha ammaliato tutti con la sua ricetta, linguine al limone. Un tributo al sud Italia ed ai suoi autentici sapori.
I primi piatti sono i cavalli di battaglia nella cucina italiana. Nonostante la dieta mediterranea sia ricca di spunti che vanno dall’antipasto al dolce, ad un buon piatto di pasta nessuno saprebbe dire di no. Pasta lunga e corta, con ingredienti che vanno dal leggero a pietanze veramente elaborate da ancorare allo sgarro settimanale. Piatti da mangiare in compagnia per momenti rilassanti e gustosi, spesso slittati al fine settimana.
La voglia di portare cose buone e nuove in tavola è sempre presente, così come al tempo stesso non uscire dalla comfort zone della tradizione. Come uscire dall’impasse? Spesso sono i grandi chef a fornire gli strumenti giusti, le risposte alle tante domande. Se lo chef Bruno Barbieri ha incantato i palati di tutti con la sua versione della pasta al burro ed Antonino Cannavacciuolo ha arricchito la pasta patate e provola, un piatto amato anche dai bambini, un altro chef ha portato una ventata di freschezza. Piccolo indizio; è anche lui giudice di Masterchef, stiamo parlando di Giorgio Locatelli.
Quando si ha voglia di mangiare un primo piatto che sia buono, gustoso ed al tempo stesso fresco non si possono non pensare alle linguine al limone. E la versione dello chef Giorgio Locatelli rende la ricetta ancora più sublime. Il segreto sta nell’utilizzare i giusti ingredienti di qualità, come il limone dell’Etna IGP ed il pomodorino giallo del Cilento; non solo sono bellissimi da vedere quindi cromaticamente interessanti ma hanno anche un gusto inconfondibile.
Preparare la linguine al limone secondo quanto suggerito dallo chef Giorgio Locatelli non è affatto difficile, basta avere in casa gli stessi ingredienti della versione originale, solo con qualche accorgimento. Si comincia la preparazione facendo rosolare due spicchi di aglio con un cucchiaio d’olio in padella, pronto per far sciogliere i tre filetti di acciughe. Successivamente si aggiungono due cucchiai di pangrattato e lo si fa tostare per 3 minuti.
Proseguire la ricetta prendendo una padella dove aggiungere l’olio, l’aglio, il peperoncino e la buccia di mezzo limone dell’Etna IGP. Lasciate soffriggere per un paio di minuti, togliete poi l’aglio e mettete la pasta coprendo con il brodo gi razza. Mescolate costantemente versando i 400 ml totali di brodo poco alla volta.
Dopo 7 minuti si fa asciugare la pasta, si controlla di sale e si aggiungono i già citati 8 pomodori gialli del Cilento – rigorosamente tagliati a metà – un paio di gocce di succo di limone dell’Etna IGP, prezzemolo ed olio. La pasta va servita assolutamente calda, arricchitela di sapore con del pangrattato.
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